Attraverso l' AMREF si può cominciare a donare Pozzi ai Villaggi Africani, primo passo per una indipendenza.
Idrico_pozzi di superficie via e mail.pdf Size : 1.206 Kb Type : pdf |
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Come sempre una grande emozione!
AMREF Italia
Pozzo Federico onlus avanzamento lavori.PDF Size : 257.766 Kb Type : PDF |
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Potete trovare qui sopra l'informativa dell'AMREF riguardo il primo pozzo Federico Villani.....ci siamo quasi!!!!
Ebbene Si.......Pozzo Numero due!!!!!
Anche tu puoi adottare un bimbo della Guinea Bissau.
Info adozioni.pdf Size : 0.28 Kb Type : pdf |
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Di seguito una lettera ricevuta dalla Guinea Bissau:
Carissimi,
sono Natalia, mamma di William. Non ho parole per descrivere la mia gratitudine per la grande generosità che avete dimostrato nell'aiuto per la crescita di mio figlio. Sono rimasta orfana di madre da quando avevo due anni e la perdita di mio padre è avvenuta quando ne avevo dieci. Sono stata accudita dalla zia sorella di mio padre che è morta 4 anni fa. Destinata per sfortuna sono caduta in un matrimonio sfortunato come ragazza madre abbandonata con due figli. Scusatemi per aver raccontato tutto questo, ma vi sento ormai come parte della mia storia per questo grande sollievo che state dando a mio figlio William poermettendogli di sperimentare la serenità stando a scuola in mezzo ai suoi compagni.
Vi ringrazio di cuore e auguro la benedizione del Signore a voi e a tutto quel che fate.
Pace e bene ad ogni instante della vostra vita!
Con Gratitudine
Natalia Biagnè
Siccità in Africa: aggiornamento dal campo. |
Testimonianza di G. Vassallo in missione nei luoghi colpiti dalla siccità Arrivato in Kenya chiedo da subito informazioni sulla siccità e sui problemi che sta creando. Incontro a Nairobi Rebecca una giovane ragazza che mi dice con orgoglio che i primi aiuti alimentari sono già arrivati. Incontro Denge responsabile del progetto idrico-sanitario in Kitui. Denge viene dal nord, dal distretto di Marsabit. La sua è una famiglia di pastori. Mi dice che hanno già perso l'80% del bestiame. Da qui alle prossime piogge, a novembre, perderanno tutto. A migrare sono soprattutto donne e bambini spinte dalla fame a lasciare le proprie case in cerca di un posto dove trovare cibo e acqua. Gli uomini infatti si sono già allontanati all'inizio della siccità con la maggior parte degli animali in cerca di acqua e pascoli. Prova della devastazione che la siccità sta portando sulla vita della gente è il paesaggio disseminato di carcasse di scheletri di capre e mucche. Mwangi, l'infermiera responsabile del reparto maternità del Wajir Hospital parla del preoccupante aumento di diagnosi di anemia nelle donne in gravidanza. Abdia è già stata al Centro Sanitario due settimane fa con suo nipote. Il bambino ha due anni, ma per la denutrizione sembra di otto mesi appena. I primi fondi raccolti sono stati fondamentali per il sostegno delle popolazioni colpite da questa catastrofe. Molto è stato reso possibile grazie agli aiuti ricevuti ma la situazione richiede ancora il nostro impegno. |