CELESTINO NON HA L'ACQUA. LE SOLUZIONI DEI BAMBINI PER AIUTARE L'AFRICA
March 22, 2016
Nel mondo sono oltre 700 milioni le persone che non hanno accesso a fonti di acqua potabile, circa la metà - 312 milioni - vivono nel continente africano. In Africa ogni minuto un bambino appena nato muore per infezioni contratte a causa dell’assenza di acqua pulita. In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, Amref Health Africa mette in luce gli effetti devastanti dell’iniquità di accesso a fonti d’acqua sicure e lo fa attraverso un video in cui chiede a dei bambini italiani di rispondere ad una domanda: “Cosa faresti se non avessi l’acqua?”
Dei 25 Paesi al mondo col più basso accesso a fonti di acqua pulita, ben 19 sono in Africa. In 30 Paesi africani - includendo grandi realtà come Nigeria, Etiopia, Tanzania, R.D. Congo, Kenya, Sud Africa, Sudan e Mozambico - tra il 30 e il 70% della popolazione non ha accesso all'acqua pulita.
Il tema della Giornata mondiale 2016, “Acqua e Lavoro”, riassume bene il ruolo chiave che gioca questa preziosa risorsa nel fornire sostentamento a milioni di persone in Africa. L’assenza di acqua pulita ha un enorme impatto negativo sullo sviluppo, soprattutto per le donne e le ragazze. Queste ultime sono infatti le principali incaricate di andare a prendere l’acqua da fonti sicure ma lontane. Si calcola che le donne in Africa spendono 40 miliardi di ore ogni anno per assolvere a questa funzione. Il risultato è che non possono dedicarsi ad altre attività vitali per l'emancipazione loro e della loro comunità: studiare e lavorare in primis. Nell’Africa rurale, le donne camminano per almeno 8 chilometri ogni giorno per raggiungere la fonte più vicina. Nella stagione secca questo tempo raddoppia.
Anche per questo, la mancanza di acqua e servizi igienici rappresenta uno dei maggiori ostacoli alla riduzione della povertà e alla crescita economica. Secondo una stima del World Bank Sanitation Programme, all'assenza di fonti idriche sicure si può ricondurre un calo del Prodotto Interno Lordo dal 2 al 7% ogni anno.
Le malattie connesse all’igiene debilitano e uccidono 1 milione di Africani ogni anno. Le persone che soffrono di patologie connesse alla scarsa igiene occupano il 50% dei letti d’ospedale nell’Africa Sub-Sahariana e assorbono il 12% del budget sanitario (trattare un disturbo prevenibile come la diarrea può consumare da solo il 12 % del budget).
Garantire l’accesso all’acqua pulita e all’igiene è la migliore assistenza sanitaria preventiva possibile ed è 10 volte più economica delle cure mediche. A seconda dei Paesi e delle regioni, per ogni dollaro investito in acqua e igiene, i benefici economici si aggirano tra i 3 ed i 34 dollari in più.
Aiutare Celestino e Aiutare l'Africa
Celestino, personaggio immaginario, all’improvviso si è trovato senza acqua e dobbiamo trovare il modo di aiutarlo. È questa la missione degli studenti di una prima elementare della scuola Corrado Alvaro, Istituto comprensivo Rosmini di Roma. Le risposte dei bambini sono fantasiose: “andiamo a prenderla nello spazio”, “buchiamo le montagne”, “la facciamo comparire con l’aiuto di una fata”. In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, il 22 marzo, Amref Health Africa lancia un video che si propone di far riflettere, attraverso la genuinità dei bambini, su un tema delicato e troppo spesso ignorato dagli adulti.L'Africa, emergenza cronica
Sebbene l’acqua sia fondamentale in qualunque ambito della vita umana, dall’agricoltura alla sicurezza alimentare, dall’igiene alla salute, si stima che globalmente circa 312 milioni di persone non abbiano accesso a fonti di acqua potabile.Dei 25 Paesi al mondo col più basso accesso a fonti di acqua pulita, ben 19 sono in Africa. In 30 Paesi africani - includendo grandi realtà come Nigeria, Etiopia, Tanzania, R.D. Congo, Kenya, Sud Africa, Sudan e Mozambico - tra il 30 e il 70% della popolazione non ha accesso all'acqua pulita.
Il tema della Giornata mondiale 2016, “Acqua e Lavoro”, riassume bene il ruolo chiave che gioca questa preziosa risorsa nel fornire sostentamento a milioni di persone in Africa. L’assenza di acqua pulita ha un enorme impatto negativo sullo sviluppo, soprattutto per le donne e le ragazze. Queste ultime sono infatti le principali incaricate di andare a prendere l’acqua da fonti sicure ma lontane. Si calcola che le donne in Africa spendono 40 miliardi di ore ogni anno per assolvere a questa funzione. Il risultato è che non possono dedicarsi ad altre attività vitali per l'emancipazione loro e della loro comunità: studiare e lavorare in primis. Nell’Africa rurale, le donne camminano per almeno 8 chilometri ogni giorno per raggiungere la fonte più vicina. Nella stagione secca questo tempo raddoppia.
Anche per questo, la mancanza di acqua e servizi igienici rappresenta uno dei maggiori ostacoli alla riduzione della povertà e alla crescita economica. Secondo una stima del World Bank Sanitation Programme, all'assenza di fonti idriche sicure si può ricondurre un calo del Prodotto Interno Lordo dal 2 al 7% ogni anno.
La chiave della salute e dello sviluppo
L’acqua ricopre un ruolo cardine nella promozione della salute. Ciò nonostante, il 42% delle strutture sanitarie in Africa non è provvisto di acqua potabile e ogni minuto un bambino appena nato muore a causa di infezioni causate dall’assenza di acqua pulita e da ambienti insalubri. Senza dimenticare che il 15% delle morti materne è connesso ad infezioni contratte nelle prime 6 settimane dal parto a causa di condizioni antigieniche. Una delle 5 principali cause di morte materna, la sepsi, è dovuta proprio all’assenza di acqua pulita e di igiene adeguata durante il parto.Le malattie connesse all’igiene debilitano e uccidono 1 milione di Africani ogni anno. Le persone che soffrono di patologie connesse alla scarsa igiene occupano il 50% dei letti d’ospedale nell’Africa Sub-Sahariana e assorbono il 12% del budget sanitario (trattare un disturbo prevenibile come la diarrea può consumare da solo il 12 % del budget).
Garantire l’accesso all’acqua pulita e all’igiene è la migliore assistenza sanitaria preventiva possibile ed è 10 volte più economica delle cure mediche. A seconda dei Paesi e delle regioni, per ogni dollaro investito in acqua e igiene, i benefici economici si aggirano tra i 3 ed i 34 dollari in più.
Posted by Riccardo Villani.